Come coordinatrice di Veneto Stato per la provincia di Treviso ci tengo a sottolineare che Antonio Guadagnini si era gia’ pubblicamente distanziato dai manifesti choc (Veneto Stato = tettona; Veneto Regione = anoressica) in questo comunicato apparso su Press News Veneto una decina di giorni fa.
La Tribuna di Treviso, che in questi giorni e’ impegnata in una campagna diffamatoria nei confronti di Veneto Stato, e’ stata messa chiaramente al corrente che Veneto Stato aveva per tempo preso le distanze. Il quotidiano ha comunque scelto di pubblicare un articolo in prima pagina con insinuazioni false che accusano ingiustamente Veneto Stato, dando spazio a rappresentanti della partitocrazia italiana che commentano con sdegno il contenuto di tale manifesto.
Come donna sono particolarmente amareggiata dal comportamento della Tribuna perche’ fa apparire i nostri avversari come i difensori del decoro, invece di far risaltare l’atteggiamento sessista che hanno preso nei miei confronti durante un incontro pubblico. Dopo il risalto fazioso dato dalla Tribuna di Treviso personalmente ora non ho dubbi sugli artefici di questi manifesti choc.
Ringrazio invece il Gazzettino per avere esposto la faccenda con imparzialità e professionalità giornalistica.
Alessia Bellon
Coordinatrice Treviso Provincia – Veneto Stato
Comunque ragazzi, un valentissimo avvocato mi sembra che l’abbiate, giusto?
E allora forza con la carta bollata che piace tanto agli unitaristi e giù legnate forensi e richieste di danni: considerando che siamo in campagna elettorale, i quotidiani di Treviso rivestono un ruolo “pubblico” e non possono diffamare un competitor elettorale attribuendogli un atto che egli stesso ha già negato.
certo che quelli della tribuna di treviso non li facevo così supini al potere politico.
Poco male: basta non comprare più i loro scarabocchi.
Da sostenitore ormai affezionato degli indipendentisti veneti, devo dire che il copione è già scritto da un po’: l’anno scorso, pochi giorni prima delle Regionali, perquisizione e tentativo di sputtanamento; adesso finti manifesti e pretestuose polemiche (e proprio nella Provincia di Treviso, dove ci sono liste che inneggiano alla razza e polemiche di bassaLega su gay e altre amenità!!)
A mio parere bisogna purtroppo mettere in conto che un effetto questi escamotages possono averli, ma bisogna anche essere coscienti di un fatto: la forza di VenetoStato consiste nel lavoro che fa in periodo NON elettorale. E’ in quel momento che si deve crescere, che ci si deve radicare, che si semina, ed è quello che precisamente fanno tutti gli indipendentisti coerenti come quelli di VenetoStato.
In questo modo si cresce e ci si presenta ogni volta più forti e numerosi alle competizioni. Arriverà il momento in cui nessuno avrà più il coraggio di “scherzare” con VenetoStato, perchè i numeri saranno dalla sua parte. Fino ad allora, purtroppo, apriamo bene gli ombrelli: piove merda, sistema ladro.
[…] c’è il partito, che invece respinge ogni addebito: da poco è arrivata anche la precisazione-smentita di Alessia Bellon, coordinatrice di Treviso Provincia per Veneto Stato Cpx […]
Vabbè su non saremo davvero stupiti di questo vero? E’ chiaro che vi è da aspettarsi e questo ed altro. Ad ogni modo guardiamo il lato positivo: si parla di Veneto Stato il che – considerato il tutto – non mi pare male.
Ci si rimane molto male a leggere di cose di questo genere.
Pienamente d’accordo con te Alessandro
per ora il miglior articolo sul caso lo ha scritto il Messaggero http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=147952&sez=LEALTRE
Anche Tgcom riporta la notizia in prima pagina.
@ Giacomo
Sì, in effetti mi sembra l’articolo meno superficiale e meno propenso a condannare a caso, anche se qualche scivolata c’è. Ma sempre meglio di niente, quando si nuota nel fango. Peccato che non si leggano invece con così tanta frequenza articoli sul merito delle proposte di VenetoStato. Ciò significa che bisogna anche cercare di coltivare rapporti personali e di reciproca stima con singoli giornalisti minimamente curiosi di capire il mondo.
@ TheVenetist
Evidentemente è d’accordo con quanto ho scritto anche Lodovico Pizzati, a leggere l’incipit del suo nuovo post sul gazebo veneziano contro la chiusura dell’ospedale 🙂
Dài ragazzi che siamo comunque anni luce più avanti degli altri! Non demoralizziamoci per il fango e continuiamo a seminare indipendentismo, dovunque e comunque: ora e sempre indipendenza!
per prima cosa ghe dao la me solidarietà ad Alessia! come ga scritto uno non te curar de loro ma guarda e passa o come ga fatto sidarta sentate in riva al fiume e te vedare passare i cadeveri dei to nemizi . par seconda se i pensava de far un dispetto mi piutotsto de vedar un lachè le meio vedar do tette cosi: me scuso ma le sempre on bel vedar .terzo le parchè non i ga argomenti che i se incazza i gnomi padani ormai i vende solo fumo del sigaro de brancaleon da Varese serenissimi saluti
http://pucci-treviso.blogautore.repubblica.it/2011/05/04/pernacchia-doro-a-veneto-stato/
i continua a spalar merda…
Dio bon xè na roba incredibile
Un peccato che non l’abbiano tirata fuori prima questa cosa (ma non è un caso, non sono scemi gli spalatori di cacca), perché si poteva controbattere alla grande: un manifesto tipo queo, però da na parte na fameja normale e soridente, da kealtra un tosat in mudande, ricamade col sol dele alpi!
Gran bella idea Federico, da tenere a mente per il prosieguo. E ovviamente con tanto di scritta a caratteri cubitali “Questo è un VERO manifesto di VenetoStato – diffidate delle imitazioni”
Peccato che gli spazi concessi sui tabelloni a Treviso siano enormemente inferiori…
http://affaritaliani.libero.it/politica/trevisto_cartelloni_choc.html
Dove go visto la prima olta kea imajine mi me ricordo ben…ma in internet no ghe xe reijòn…
Ki ke la ga copià, fata stanpar e pikà in strada questo xe n’antra roba, n’antro discorso e n’antro tipo de responsabiità parkè no xe robe da far vedar a un bocia da 5 ani ke camìna tranquìo int’el marciapìe. Ki ke lo ga picà xe un taliàn.
Ke sì soto tiro ormai se ga incorto anca le piere.