Venerdì 17 sera si è scritta un’altra pagina storica per l’indipendentismo veneto, in special modo per quello scaligero.
Mai in città si era assistito a una contestazione così numerosa, accesa e forte in sostegno dell’indipendenza del Veneto mirata a Giorgio Napolitano e ai molti ministri italiani presenti.
Una quarantina di manifestanti dalle 20 alle 01 di notte hanno occupato la piazzetta antistante piazza Brà con uno striscione di 8 metri dal significato chiaro e inconfondibile: “il Veneto non è Italia”. Molte le bandiere di VS presenti e i cartelli con scritto “basta Italia” e “Veneto stato indipendente”.
Se nella prima ora circa si sono svolti i comizi dei rappresentanti veronesi del partito all’arrivo delle auto blu di rappresentanza con le bandierine tricolori i manifestanti si sono lasciati andare alle unanime grida di “basta Italia” e “Veneto stato”.
Contenuti solo dalle forze dell’ordine presenti in massa siamo arrivati a pochi metri dagli aguzzini che ogni anno ci rubano miliardi in euro e servizi.
I cori erano cosi decisi e insistenti che da dentro l’anfiteatro coprivano la rappresentazione lirica e solo dopo una trattativa con la digos si è deciso per rispetto dell’opera di interrompere e riprendere durante le pause.
Mentre molti passanti si fermavano dandoci sostegno, a difendere l’Italia c’erano solo un gruppo di giovani meridionali di leva a Verona i quali si sono messi davanti a noi a cantare l’inno di mameli e solo grazie all’intervento dei carabinieri che si sono interposti tra noi e loro si è evitato lo scontro.
Per il resto serata d’avvero bella con tanti giovani che hanno voluto le magliette “veneto is not italy”, le spille del partito e i volantini distribuiti a centinaia ai passanti.
Un ringraziamento va a tutti i presenti, in modo particolare a Patrizia Badii coord. prov. per Verona per il lavoro svolto nei giorni scorsi di mediazione con la questura durato fino alla notte prima.
Questa sarà solo la prima di molte altre occasioni in cui gli indipendentisti di Veneto Stato faranno sentire la loro voce a Verona e in tutto il Veneto.
Giacomo Mirto
Coord. distretto Verona
L’Arena stamattina sbrodolava come al solito su napolitano, lo scampolo dai tre colori, l’unità d’itaglia, la gente in arena che cantava la marcetta circense, et cetera.
Ma quelli dell’arena hanno fatto uno stage alla TASS* ? 😉
*(Телеграфное агентство Советского Союза при кабинете министров СССР)
Se ne è discusso anche qui:
http://onthenord.wordpress.com/2011/06/15/passaggio-a-nord-est-2-%e2%80%93-men-in-black/
In ogni caso, ottima iniziativa.
Saluti separatisti lombardi,
Alessandro Storti
una delle prime regole, lo scontro evitiamolo sempre, non solo se si mettono di mezzo autorità fasulle italiane. non usiamo i loro stessi giochi sporchi, non sporchiamoci le mani toccando sudiciume italiano
E chi erano sti meridionali che si sono messi a cantare l’inno di mamelli? noi Siciliani ( almeno una grande parte) non vogliamo neanche niente a che fare con l’italico usurpatore.
W San Marco
W la Sicilia Indipendente.
erano reggini………
gran inisiativa, taliani go home!
MINCHIA BELLISSIMO !!!!!!!!!!!
W San Marco
W la Sicilia Indipendente.
Ottima iniziativa ma per favore facciamo attenzione a non diventare come quei persi della lega ai cui vuoti proclami ormai nessuno più crede. Manteniamo sempre la serietà e la professionalità anche nella protesta. E’ importante!