A Verona, Veneto Stato affronta il Pdl

Alla nostra mobilitazione chiara la loro reazione: meglio la crisi che essere “coglioni veneti”.

Pomeriggio movimentato in centro a Verona. Il Pdl locale ha organizzato un incontro sulla loro ricetta per far uscire il nord-est dalla crisi economica. All’interno, dal palco, le solite farneticazioni sulla “potenza “dell’Italia descritto come il primo stato europeo per ricchezza. Ma dove vivono? E’ la prima domanda che una persona minimamente informata si sarebbe dovuta porre, forse lo definiscono cosi in quanto è l’unico stato che nonostante i fallimenti della sua classe politica gli garantisce uno stipendio da 20 mila euro al mese.

All’uscita la sezione veronese di VS ha organizzato un sit-in con bandiere e uno striscione chiaro e inequivocabile “né orso né toro! meglio leon!”.
Tanta la gente che si fermava incuriosita dal nome e dal simbolo del nostro partito e la reazione dei pidiellini non si è fatta attendere.
Dopo mezz’ora di dentro fuori dei dirigenti locali e parlamentari un gruppo di ragazzi esce brandendo un cartello che racchiude perfettamente l’idea che quel partito ha di noi veneti: “forse toro forse orso, ma mai leon e cojon”.

Significativa questa presa di posizione difensiva nei nostri confronti.

Come mai un partitino dallo 0, come ci hanno definito loro urlando e inveendo, merita cosi tanta attenzione? Forse iniziamo a diffondere un germe che li spazzerà via loro e tutti i privilegi economici cui sono sottoposti?

A noi non interessa avere l’appoggio di questi politicanti venduti a Roma ma vogliamo l’appoggio popolare quello che ci consentirà di raggiungere il nostro obiettivo: l’indipendenza dall’Italia!

Giacomo Mirto
Coord. sezione di Verona

Patrizia Badii
Coord. prov. di Verona

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