L’immagine qui a fianco riporta le percentuali favorevoli all’indipendenza della propria regione riportate in un sondaggio NON scientifico fatto il mese scorso. In questi sondaggi i veneti sono gli unici che esprimono una maggioranza favorevole alla completa indipendenza politica, con percentuale maggiore perfino dei trentini e sud-tirolesi.
E’ fondamentale presentare i risultati di un sondaggio scientifico su questo tema per avere il risalto mediatico sui quotidiani e far pesare la volontà del popolo veneto a livello politico. Questo servirà come trampolino di lancio anche per la nostra raccolta firme che già riscontra ai nostri banchetti una media di 50 firme all’ora (una firma al minuto!).
Veneto Stato ha ingaggiato un istituto di ricerche scientifiche e statistiche per fare questa indagine sulla domanda: “in un referendum per fare del Veneto uno stato indipendente voteresti SI?” Si tratta di un’indagine telefonica su un campione di un migliaio di veneti che tiene conto di diverse caratteristiche demografiche che combaciano con il profilo ISTAT (provincia di residenza, età, sesso, occupazione) per avere una stima con un margine d’errore di solo un paio di punti percentuale dall’attuale valore se il referendum si tenesse questo mese sull’intera popolazione.
Veneto Stato ha inoltre commissionato questo studio per sapere l’inclinazione ideologica (destra-sinistra) dei favorevoli all’indipendenza, la propensione a votare Veneto Stato, e se residenti veneti nati in altre regioni o all’estero (ma con diritto di voto in un referendum con monitoraggio internazionale) sono più o meno propensi all’indipendenza della popolazione autoctona. Queste sono informazioni indispensabili per Veneto Stato anche per meglio divulgare il nostro messaggio e avere il maggior consenso date le nostre limitate risorse.
Questo sondaggio è finanziato con contributi di noi soci stessi, e finora abbiamo raccolto poco meno della metà del preventivo (1800 euro). E’ bastato per far partire l’indagine, e entro fine settimana riceveremo i risultati grezzi per poi avere servizi giornalistici fatti prima di fine mese. E’ per questo essenziale finire la raccolta fondi. Chi non ha ancora avuto modo di contribuire lo può fare versando nel conto corrente di Veneto Stato, oppure online. Per chi può chiediamo un versamento di 100 euro, ma anche una cifra inferiore è importantissima per raggiungere il nostro obiettivo. Chiedo anche a ogni coordinatore d’area di portare all’ordine del giorno della propria riunione d’area la necessità di questa raccolta fondi. Qualsiasi offerta fatta in riunione deve essere comunicata al tesoriere Cristiano Zanin.
Con il risultato schiacciante di questo sondaggio scientifico, e le cinquanta mila firme che raccoglieremo entro il 16 giugno 2012 avremo l’autorità politica per fare pressing agli attuali rappresentanti in Regione Veneto per accellerare il percorso indipendentista e non aspettare un giorno in più per indire un referendum per fare del Veneto uno stato indipendente. La Scozia diventerà indipendente nel 2013 o nel 2014, e l’Europa sta cambiando. Non possiamo permetterci di perdere questo treno!
Lodovico Pizzati
Segretario Nazionale
Veneto Stato
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Lodovico, mi penso che co na scheda VERA in man, £a percentua£e sarà no manco del 60%, sensa esagerar. £a xe na roba che se ripete in tuti i referendum de sto tipo. Co se vota sul serio, £a percentua£e de favorevo£i aumenta, e fa inpresion vedare un numaro cusì grando al stato “greso”. A ghemo prospetive de vitoria più grandi de£a Scosia e anca de£a Cata£ogna, e semo talmente c… da esar ncora qua a farse monxare.
Meditè Veneti!
Ne basta el 50% reale (anca el 40-45%…): i unionisti no i vorà ndare a votare in masa; metemo che i vota el 55-60% dei veneti, e semo (col 50% dela popolasion) al 85-90% de sì pal’indipendensa, ma metemo anca coalcosa manco, d’ogni modo na neta maijoransa dei voti!
E xontemo anca el fato che quasi tuti cuei che par coalsiasi rajon, vuto par paura o par convinthion, £i votarà no, £i canbiarà idea subito dopo, quando che £i vedarà £e tase che ca£a, £e buste paga che se impena e £e robe che scumisia a funthionar puito.
Effettivamente, mentre sino a solo un paio d’anni fa non davo un cent, alla risposta della popolazione Veneta verso il suo desiderio d’autodeterminazione, oggi vedo la cosa sotto una prospettiva diversa.
La gente affronta il tema con molto più interesse, con evidente desiderio di conoscerne le potenzialità, i termini di confronto.
Questo riportato è un sondaggio empirico, che offre comunque il polso della situazione e comunque si voglia vedere la questione, la risposta è certamente univoca : Moltissimi Veneti, forse la maggioranza dei potenziali elettori, hanno il desiderio di staccarsi dalla penisola, ricercando un proprio progetto di governo improntato sull’autodeterminazione.
La cosa curiosa, è che anche persone non nate nelle terre di San Marco, ma qui residenti da molto tempo, sono attratte da questa prospettiva.
I nemici della nostra corsa irredentista ?
Quasi sempre chi vive di Stato.
Chi vive di centralismo, raramente rinnega il centralismo, che è a mio modesto parere, uno dei mali primari che congestiona lo ” stivale “.
Tre milioni e mezzo di statali, sono un vero e proprio esercito centralista.
Pensate solamente alle 300.000 auto blu che girano gratuitamente con autisti al seguito, per portare a spasso tanti sederi poco onorevoli che mangiano grassamente di centralistasmo.
Il partito che più li tutela ? Assolutamente il PD, seguito da altri partiti di sinistra, che hanno abbandonato da decenni la classe proletaria, per abbracciare un tema neo-liberale alternativo, improntato sulla tutela dei privilegi di casta.
Prima tra tutte, la casta intoccabile degli statali.
Con esponenti che arrivano sino a 500.000 euro di stipendio l’anno, o pensioni da sogno persino addizionate tra di loro.
Prodi, ex presidente del PD, percepisce tre pensioni d’oro sommate tra loro, per un totale di circa 200.000 euro l’anno di pensione.
Uno scandalo nello scandalo, in momenti in cui tutti gli italiani stringono i denti !
Uno scandalo ” blindato ” dalle sinistre e anche da parte del PDL e la quasi totalità dell’UDC.
Anche se generalmente non condivido i produttori di slogans, specie se reiterati all’ossessione, permettete a me di formularne uno :
” VS non vende promesse politiche che non mantiene. VS concretizza il sogno di libertà del popolo Veneto “.
E se guardate bene le percentuali dei partiti solo la Lega Nord ha il 96% dei favori per l’indipendenza, vorrà dire qualcosa? o la considerate ancora un partito padano-mafioso come qualcuno insinua. tenete conto di queste percentuali vi potrebbero far comodo in un futuro spero molto prossimo.
[…] seguito della pubblicazione di un “sondaggio non scientifico”, che evidenziava come il 50% dei Veneti fosse favorevole all’indipendenza regionale, Veneto […]