Veneto Stato si prepara alla fiaccolata di dignita’ civica contro la partitocrazia

Sabato 14 gennaio a Quinto ci sarà il corteo silenzioso per l’indipendenza del Veneto

Come oggi riportato da molti organi di informazione, Veneto Stato ha organizzato per sabato prossimo a Quinto di Treviso una fiaccolata silenziosa contro la partitocrazia italiana, ben rappresentata dalla figura del parlamentare tricolore Gianpaolo Dozzo. L’appuntamento è alle 17, con partenza del corteo dalla Chiesa di Quinto di Treviso.

Per quanto riguarda alcune polemiche circolate sempre oggi, rigettiamo al mittente le calunnie di alcuni che diffondono disinformazioni sulla nostra espressione di dignità civica e di resistenza contro la partitocrazia italiana e contro il ladrocinio del peggiore inferno fiscale del mondo. Non vi sono state infatti – come asserisce qualcuno – né vi saranno minacce e intimidazioni alla persona di Dozzo, né tantomeno ai familiari dell’esponente leghista che siede in parlamento da ben 18 anni senza aver portato alcunché di significativo per i veneti e per i cittadini di Quinto di Treviso. Esse non appartengono allo stile di Veneto Stato e sono contrarie ai principi fondanti che muovono ed ispirano la nostra azione politica.

Anzi, al contrario, quella di sabato prossimo, che si terrà in prossimità, ma a distanza di rispetto dall’abitazione privata del politico italiano, sarà solo una manifestazione civile e silenziosa, ma di grande dignità politica, con tanti veneti che porteranno una fiaccola in mano come segno di speranza per il futuro. Speranza politica che si chiama indipendenza del Veneto e che non si ottiene nel parlamento romano, come anche oggi alcuni papaveri leghisti affermano, bensì con un percorso legale, democratico e pacifico di diritto internazionale e pre-costituzionale.

Per quanto riguarda le discusisoni nate attorno alla questione della mancata concessione da parte del comune di Quinto, precisiamo per correttezza che essa era relativa all’utilizzo della sala presente nella palestra comunale, l’unica area pubblica attrezzata comunale che potesse ospitare le 200-300 persone attese per la riunione che abbiamo dovuto spostare a giovedì 19 gennaio presso la tensostruttura di Canizzano.

Registriamo inoltre la significativa presa di distanza dalla partitocrazia anche del sindaco di Quinto di Treviso Dal Zilio che ieri ha affermato di essere indipendente nelle proprie decisioni, compresa quella del diniego all’uso della palestra comunale e di non aver mai subito né accettato pressioni da parte dell’on. Dozzo. Tale presa di posizione è a nostro avviso una meritoria dimostrazione di indipendenza politica dalla partitocrazia italiana.

Ricordiamo inoltre che la lega è anche il più vecchio partito presente nel parlamento italiano e che Dozzo è tra i deputati veneti di più lungo corso nel parlamento romano. Da un veloce quanto chiaro calcolo emerge che cadono sotto la sua responsabilità politica personale ben 360 milioni di euro rubati in questi 18 anni all’intero Veneto dall’Italia. Sulla sua testa infatti pesa – moltiplicato per 18 anni – un millesimo del furto annuale di tasse pagate dai veneti e rubate al territorio, dove non tornano né sotto forma di servizi pubblici né sotto forma di trasferimenti.
Quanti di questi 360 milioni di euro rubati hanno magari costretto qualcuno degli imprenditori suicidi veneti a farla finita a causa del taglieggiamento fiscale italiano? Questi veneti morti non pesano forse sulla coscienza dell’on. Dozzo e la responsabilità politica di questi misfatti non cade forse tutta sulla sua testa?

La manifestazione di sabato pertanto risulta un salto di qualità e un naturale complemento di quella contro Equitalia, che è uno strumento operativo per quanto bieco dello stato e che risponde a precisi mandanti politici, rispetto ai quali si deve avere il coraggio e la coerenza di prendere posizione. Uno dei più autorevoli mandanti politici di Equitalia ci pare rappresentato proprio da Dozzo, per meriti di anzianità parlamentare e di fedeltà a uno stato oramai fallito. Egli è uno dei massimi responsabili politici in prima persona dell’oppressione e del ladrocinio dello stato italiano, fallito e ben disteso sul letto di morte.

L’unica possibilità di salvezza per il Veneto è l’indipendenza del Veneto e il 2012 sarà l’anno fondamentale per il suo ottenimento.

Per questo le nostre fiaccole di speranza sabato sfileranno per Quinto di Treviso, in silenzio.

Gianluca Busato
Portavoce Veneto Stato

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