Il Piave intervista la presidente di Veneto Stato Alessia Bellon

Alessia Bellon: “Il 53,3% dei veneti per l’indipendenza”

Pubblichiamo di seguito un’intervista concessa dal presidente di Veneto Stato Alessia Bellon a “Il Piave”. Link all’intervista all’originale.

Il 19 gennaio, a Canizzano, frazione di Treviso, circa 400 persone hanno partecipato alla presentazione dei risultati del sondaggio scientifico sull’indipendenza del Veneto commissionato da Veneto Stato e realizzato da MPS Marketing Research.
I numeri non lasciano spazio a dubbi. I veneti in un referendum per l’indipendenza del Veneto voterebbero per il sì, con una maggioranza del 53,3%.
Abbiamo voluto sentire l’opinione del presidente di Veneto Stato, Alessia Bellon, che ci ha rilasciato un’intervista.

Presidente, qual è il significato politico del sondaggio che in un eventuale referendum,
vede la maggioranza assoluta di dichiarazioni di voto favorevoli all’indipendenza da parte dei veneti?
Parafrasando Ernst Renan, il quale diceva che una nazione è un plebiscito di tutti i giorni, possiamo dire che il Veneto è già uno stato indipendente, di fatto, nella testa dei cittadini veneti.

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Negli ultimi tempi la voglia di indipendenza sta crescendo. Ci sono precedenti sondaggi come riferimento?
Il Gazzettino nel 2008 commissionò un sondaggio dagli esiti molto più modesti. Risultò favorevole all’indipendenza l’11% degli intervistati.
C’è da dire che oltre ad essere cambiati i tempi, il dato è stato influenzato al ribasso dal modo in cui erano posti i quesiti.

Perché in Veneto la voglia di indipendenza è così forte?
I veneti hanno l’indipendenza nel loro modo di essere e di vivere. Lo dimostra il fatto che diamo a Roma molte più risorse di quante ne tornano indietro. Ma lo dimostra anche il nostro comportamento nella vita quotidiana, nella propensione al rispetto dell’ambiente, nella raccolta differenziata dei rifiuti,
nel volontariato. Ovunque i veneti hanno un comportamento che si differenzia in positivo dal resto d’Italia.
E l’attuale situazione economica in cui ci ha trascinato l’Italia ci impone di cercare una soluzione di indipendenza.

I dati del sondaggio a favore dell’indipendenza superano di gran lunga il consenso per Veneto Stato…
Questo prova quanto appena detto. La voglia di indipendenza dei veneti esiste a prescindere da Veneto Stato. Noi siamo solo lo strumento politico per facilitare il raggiungimento di tale obiettivo.
In ogni caso è un dato veramente notevole il fatto che ci voterebbe un veneto su 5 di coloro che sanno della nostra esistenza. Vuol dire che abbiamo un potenziale già oggi, a poco più di un anno dalla nostra nascita, del 20% di consensi. Siamo convinti che tale potenziale stia aumentando molto velocemente.

Qual è in sintesi il ruolo politico di Veneto Stato?
Noi siamo il partito che si impegna a far crescere la consapevolezza dei veneti a diventare uno stato. Questo è il nostro obiettivo.
Come cambia ora lo scenario politico?
L’Italia si sta decomponendo, i segnali sono evidenti. Il Veneto ha la fortuna di avere tutte le carte in regola per passare a un nuovo equilibrio istituzionale in tutta tranquillità. I veneti sono persone responsabili e senz’altro in breve tempo otterremo l’indipendenza, dato che ormai è diventata una questione di dovere civico.

Cosa farete ora?
Prima di tutto dobbiamo farci conoscere, per cui dobbiamo intensificare le attività di comunicazione sul territorio. Il nostro obiettivo rappresenta l’aspirazione dei cittadini veneti, ora tocca a noi dimostrare di essere l’unico partito ad avere un progetto politico concreto e voluto dalla maggioranza. Siamo consapevoli inoltre che possiamo essere un catalizzatore che può permettere l’accelerazione determinante nel raggiungimento dell’indipendenza, pertanto metteremo i rappresentanti istituzionali regionali di fronte alle loro responsabilità, affinché prendano da subito la decisione di indire un referendum per l’indipendenza del Veneto.

In cosa vi differenziate dalla Lega Nord?
“La Lega ha intrapreso la strada del federalismo e non siamo riusciti a vedere risultati apprezzabili, anche in considerazione del lungo periodo trascorso a Roma. Vediamo esaurita la spinta propulsiva del loro progetto.
L’indipendenza è più facile e non serve andare a Roma per averla.”

Perché afferma che il progetto federalismo è superato?
È superato perchè, causa l’enorme debito pubblico, lo Stato italiano non può concedere un euro in più al Veneto. Roma fagocita tutto. Anni addietro non c’era la volontà di lasciare maggiori risorse al territorio, oggi non c’è più neppure la possibilità.

La Lega ha conquistato il potere in tutte le sedi istituzionali, dai comuni, alle province fino alla Regione e fino a poco tempo fa era anche al governo di Roma. Perché tecnicamente non sono state attuate le riforme?
Per dare l’autonomia serve una modifica costituzionale che si ottiene con i 2/3 del parlamento o con l’approvazione da parte di metà dei parlamentari e con il referendum confermativo in tutta Italia. I fatti dimostrano che la Costituzione italiana è fatta per non essere cambiata.

Quindi?
Per una riforma in senso federale della Costituzione, che ci darebbe una parziale autonomia, deve essere d’accordo tutta Italia. Non accadrà mai. Lo abbiamo già visto nel 2006 con il referndum sulla Devolution che passò solo in due regioni, Veneto e Lombardia e fu bocciato in tutto il resto del Paese.
Per avere l’indipendenza del Veneto, che risolverebbe alla radice tutti i nostri problemi, basta la maggioranza dei veneti.
E questo lo dice il diritto internazionale.

Veneto Stato rappresenta una autentica novità, anche dall’età dei massimi rappresentanti…
Presidente segretario, tesoriere e la maggior parte dei membri del Maggior Consiglio sono persone nuove, giovani, preparate che si impegnano nella proposta di un percorso politico legale e democratico che porti al referendum per l’indipendenza.

Parliamo di Alessia Bellon…
Sono laureata in scienze politiche ad indirizzo economico all’Università di Padova.
 Di professione sono amministratore delegato di un azienda che offre servizi di grafica on line.
Non ho precedenti esperienze partitiche.

Cosa la spinge a sostenere questo importante impegno?
Da veneta la voglia di liberare la mia nazione. Per questo meritiamo un Veneto Stato.
È una terra che deve rifiorire! 
Vi aspetto ai gazebo di febbraio a Conegliano, Vittorio e Treviso per firmare per l’indipendenza.

Matteo Castagna

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