Siamo andati ad incontrare i giovani che hanno occupato, per una sola notte ed in segno dimostrativo, il noto cinema Altino in pieno centro della città di Padova.
Ci siamo andati per Veneto Stato perché riteniamo sia compito nostro comprendere il disagio della città e pensare a delle soluzioni concrete.
Ci hanno accolto con molta cortesia in un ambiente , il vecchio ma affascinante cinema, che hanno assolutamente rispettato . Gli occupanti in modo educato ci hanno esposto il loro progetto che è già stato realizzato con successo in moltissime città del mondo civile.
A Padova , in pieno centro storico, vi sono molti edifici di pregio che versano da un decennio in stato di abbandono. Per alcuni, i proprietari avevano pensato ad una riconversione in mega-store . Fortunatamente gli enti preposti hanno bocciato i progetti a tutela del patrimonio architettonico che rappresentano gli edifici in questione.
I proprietari a questo punto sono disponibili a cedere le costruzioni al Comune.
Ebbene il primo cittadino e la giunta hanno progetti diversi. Essi stanno impegnando sostanziosi capitali per costruire un grande auditorum a pochi metri dagli edifici in disuso.
La nuova costruzione verrà realizzata in una zona caratterizzata da delicati equilibri idrogeologici e si rischia di compromettere la stabilità della cappella degli Scrovegni. Essa è la perla della città ed è meta di turismo internazionale. A causa di ciò il faraonico progetto auditorium viene continuamente ridimensiona e con tutta probabilità i costi di realizzazione cresceranno ancora.
I tanto vituperati giovani dei centri sociali ci hanno dimostrato che con una spesa di gran lunga inferiore si possono recuperare i teatri e cinema chiusi ottenendo spazi che riqualificano il centro della città. Un centro che la sera è in mano a spacciatori e delinquenti .
Chi governa la città non è in grado di controllare la situazione di degrado e il problema della SICUREZZA è drammatico. .
Ci hanno pensato i giovani a proporre una soluzione semplice ed efficace sottolineando che viviamo in un territorio con il maggior numero di compagnie e gruppi di artisti della penisola.
Possiamo NON APPROVARE il metodo scelto di occupare abusivamente gli edifici, ma non possiamo che ESSERE D’ACCORDO con loro sul vivere gli spazi che la città offre ripulendoli per sempre dalla malavita.
I giovani sono abituati a pensare in MODO NUOVO e a proporre soluzioni economiche e quindi veramente REALIZZABILI con le poche risorse che abbiamo. Sono liberi da interessi e vedono opportunità che le menti ottenebrate ,di coloro che sono abituati a spartire lavori pubblici, non colgono.
E’ stata una lezione di AUTODETERMINAZIONE del popolo quella che i nostri giovani hanno concretizzato in questi giorni. Ne terremo conto per l’amore che nutriamo per la nostra terra.
WSM
Teresa Davanzo
Coordinatrice area metropolitana Padova
Veneto Stato
I tanti vituperati giovani dei centri sociali quali “Gramigna” o il “Pedro” sono la feccia della feccia di tutto il genere umano, a parte il loro simbolo predominante della falce e martello, non sono nient’altro che dei drogati e ubriaconi che seminano zizzania a chiunque sia contro di loro, mantenuti figli di papà e universitari fuori corso che potrebbero andare a lavorare invece di spacciare droga assieme agli extracomunitari clandestini. Spero che non siano i giovani dei centri sociali come sopra ai quali vi riferite, lo spero tanto.
Ogni tanto me riva ‘na notisia bona da veneto stato bicefalo.
Ciapar su e nar a dialogar sensa masa pregiudissi co i xoeni dei sentri sociai, par scoltarli e rivar a dirghe brai par queo che i merita, l’è n’ato de maturità e verxadura mental che ve fa asè onor.
Cosita gha da essar.
L’odio partitico/ideologico (vedi sora) l’è uno dei tanti fruti smarsi de l’italianixasion.
In lusenburgo i fa i bancheti de tuti i difarenti partiti nel’istesa piassa, ne l’isteso xorno, sensa che vegna fora barufe e criade.
Forse no rivaren mai a chei livei li, ma gha da essar n’obietivo da tendarghe visin..
Se el pexo omo del mondo el dixe che la tera l’è tonda (un fià skisà nei poli), no l’è che alora la tera la gha da essar piatta parché ghen da dir el contrario de lu…
Bella iniziativa!
Un’altra pensata fuori dagli schemi che ci rende diversi dalla massa di associazioni, non solo politiche, che ormai non comunicano più se non con chi è del loro stesso avviso.
Per quanto roby possa avere,a mio avviso, in parte ragione sulla qualità umana di CERTI membri dei centri sociali, sono comunque parte della nostra società e delle nostre città e non riconoscerlo sarebbe politicamente miope…
Tanto più quando da loro arrivano campanelli d’allarme e iniziative condivisibili (almeno nel merito) come questa!
Te l’è dito Michel!
Se te vardi, in ogni asociasion/partìo/moimento ghe racoanti macachi o malcunè o estremisti che roinà l’imagine de la xente bona che laora par le so idee…
No fa ecesion nisuni… soratuto nialtri indipendentisti.
Francamente se devo rimanere sul tema del centro sociale ” Pedro ” con le sue storture, mi verrebbe da non inserirmi neppure nell’argomento.
Dico solo che da centri del genere arrivava la canaglia, che negli anni 70-80, voleva sparare a vista su carabinieri come me.
Gente indisciplinata, sfaticata, predisposta a tensioni sociali e numerosi episodi di violenza e prevaricazione.
Se la nuova generazione dei centri sociali, è quella sottolineata da Teresa, di cui non ho ragione di dubitare, ben venga questa ” New Age ” che abbandona il terrorismo, per abbracciare il progetto di una comune pacifista e produttiva.
Spero non siano li stessi che pretendono di fare la spesa con il 50% di sconto nei supermercati.
Se tutti facessero la spesa proletaria, ogni supermercato chiuderebbe per fallimento in poche settimane.
” li stessi ” = si legga ” gli stessi “