Ieri mattina a Padova, in Prato della Valle, si è svolta la MANIFESTAZIONE REGIONALE delle COMMESSE ed è stata molto significativa circa le problematiche sentite dalle lavoratrici nel settore del commercio.
Da tempo è in atto la battaglia della grande distribuzione contro le ordinanze dei Comuni del nostro territorio e della Regione Veneto che regolano le aperture domenicali dei negozi limitandone il numero. Il pretesto è il tentativo di incrementare i consumi ben sapendo, che con un salario medio che vale il 50% di quello tedesco, difficilmente ciò può avvenire. Si otterrà invece un danno concreto ai piccoli esercizi e alla vita di chi vi opera.
Molte e valide sono le motivazioni che mi spingono a fare delle considerazioni in merito all’evento in Prà, nello stesso luogo dove ervamo ieri col nostro banchetto a parlare assieme a moltissimi cittadini desiderosi di apporre la loro firma alla richiesta per il REFERENDUM sull’ INDIPENDENZA del Veneto.
Sono una madre lavoratrice che ha tentato di conciliare, come tutte, occupazione e compiti di cura domestica. Pertanto mi sento particolarmente vicina alle donne che ci chiamano a gran voce per riflettere su queste tematiche.
Aggiungo che la mia esperienza non è molto lontana da quella delle già citate commesse poichè, per ovvi motivi, nei reparti ospedalieri lavoriamo anche la domenica.
Tutti abbiamo sentito sempre usare l’espressione QUIETE DOMESTICA. Essa indica lo stato di SERENITA’ che si dovrebbe vivere in seno ai nuclei familiari.
Questo benessere si sviluppa e si rafforza in momenti in cui si privilegia il rapporto umano e ci si può ricaricare ,godendo degli affetti più veri, dopo il duro impegno lavorativo e lo stress che subiamo tutti quotidianamente.I CITTADINI VENETI , pur lavorando alacremente , sono evidentemente consapevoli di NON ESSERE MACCHINE da produzione e consumo.
Fa parte della qualità della vita ed è un segno di una comunità umana evoluta avere il tempo per sé stessi , le proprie famiglie, i propri figli e i propri anziani.
E’ per questo motivo che le commesse venete erano accompagnate dai parenti che desiderano non rinunciare alla loro quiete domestica almeno la domenica, giorno in cui le scuole ed altre attività sono chiuse.
Anche in questo caso ritengo che il programma di Veneto Stato dia una risposta concreta.
Infatti con la costituzione dello STATO VENETO si libereranno risorse economiche che produrranno un incremento reale degli stipendi utile a far ripartire l’economia.
Si innescherà un ciclo virtuoso senza dover costringere nessuno a dover lavorare sempre di più . Oggi lavoriamo troppo senza risultato alcuno se non il mantenimento, attraverso l’attuale tassazione insostenibile, di uno stato fallito come è l’Italia che pretende di vivere sulle spalle di tutti i Veneti a cominciare dalle nostre capaci commesse.
WSM
Teresa Davanzo
Coordinatrice Area Padova Metropolitana
Veneto Stato
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