Sia sempre forte il rifiuto di ogni discriminazione

Fist to FistRiceviamo e volentieri pubblichiamo.

In riferimento alle folli affermazioni riportate su facebook da Vittorio Milani, vogliamo ribadire come l’autore sia del tutto estraneo da tempo al mondo dell’indipendentismo veneto, dove non trovavano e non trovano alimento le sue visioni aberranti.

Esprimiamo la nostra più totale solidarietà ad Antonella Tocchetto, per le gravi offese a lei rivolte attraverso facebook, così come ai politici italiani Kyenge e Boldrini oggetto di altre gravi offese e addirittura minacce da parte di Milani.

Purtroppo dobbiamo anche constatare che sta crescendo sempre più velocemente in alcuni ambienti l’incitazione all’odio razziale e religioso, che rischia di trova facile terreno di cultura in un momento di grave degrado socio-economico.

Ribadiamo ancora una volta il nostro totale rifiuto di ogni forma di discriminazione razziale, sessista, linguistica, di convinzioni religiose, filosofiche, o politiche.

Come ben affermato in un editoriale di Paolo Luca Bernardini sul “paradosso di Egmont”, la nostra visione di cittadinanza nella nuova Repubblica Veneta è di tipo inclusivo.

Rimandiamo anche alla visione innovativa sul tema che abbiamo introdotto, con il concetto di ius culturae, come si può leggere in un altro intervento di Lodovico Pizzati.

Plebiscito2013.eu è un comitato referendario apartitico e trasversale, dove le visioni razziste e aberranti come quelle citate non trovano spazio.

Gianluca Busato
Plebiscito2013.eu

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Veneto Stato .com appoggia Plebiscito2013.eu

QUADRO_01+logo_Pb2013_10x10Plebiscito 2013 nasce per sostenere il diritto dei cittadini veneti ad esprimersi nel referendum di indipendenza del Veneto. Il Comitato è apartitico e trasversale. Esso è aperto al contributo di tutti coloro che sostengono il diritto di decidere il proprio destino da parte dei cittadini veneti attraverso il referendum di indipendenza del Veneto.

Esso è aperto al contributo sia di chi è favorevole all’indipendenza del Veneto sia di chi, pur non essendo favorevole all’indipendenza sostiene il diritto dei veneti alla propria autodeterminazione, attraverso un naturale esercizio democratico.

Serve l’aiuto di tutti perché il nostro destino non è frutto di volontà che ci sono estranee, ma è la logica conseguenza della nostra volontà di cambiare le cose. Per aderire al comitato, contattaci da questa pagina.

Perché plebiscito, perché 2013, e perché .eu

Alcuni numeri che spiegano la necessità del referendum di indipendenza del Veneto

Il Veneto ogni anno produce mediamente un reddito totale di circa €150 miliardi e paga ogni anno ben €70 miliardi in tasse

Solo €15 miliardi vengono gestiti localmente dalla Regione, dalle Province, dai Comuni; €35 miliardi tornano come servizi forniti dallo stato italiano, ma vi sono compresi anche €9 miliardi di interessi sul debito pubblico.

Ogni anno noi Veneti siamo costretti a pagare allo stato italiano €20 miliardi in più di quanto riceviamo in cambio.Vale a dire €4.000 a testa (poiché i Veneti sono 5 milioni). Quindi €16.000 all’anno per una famiglia di quattro persone.

Solo negli ultimi 15 anni lo stato italiano ci ha depredato di €300 miliardi.

Lodovico Pizzati, Economista: “La Repubblica Veneta avrà un avanzo di bilancio, anziché un deficit, che permetterà di abbassare da subito le tasse ed aumentare la qualità dei servizi pubblici.”

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E la gondola naviga verso l’Indipendenza Veneta

Il 16 febbraio a Venezia 10.000 veneti firmeranno la legge per indire il referendum per l’indipendenza veneta. La consultazione referendaria si terrà il 6 ottobre 2013

foto-32“Vuoi che il Veneto diventi una repubblica indipendente e sovrana? Sì o no?”. Non poteva essere più chiaro il quesito all’art. 1 della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per l’indipendenza del Veneto presentata ieri da Indipendenza Veneta, con la la sintesi che contraddistingue i grandi passaggi della storia. Il documento sarà sottoscritto con grande solennità il prossimo sabato 16 febbraio a Venezia da migliaia di cittadini veneti che per l’occasione sfileranno lungo le calli della città lagunare, con partenza alle ore 15 sotto il ponte di Calatravain piazzale Roma.

Gli organizzatori prevedono un afflusso senza precedenti, con 5-10.000 partecipanti, con decine di pullman già prenotati e i treni che si annunciano pieni per una giornata storica, che vedrà una grande presenza dei media internazionali.
Dopo che lo scorso 28 novembre il consiglio regionale del Veneto ha approvato la risoluzione 44, scritta e concepita da Indipendenza Veneta, per il referendum di autodeterminazione del Popolo Veneto, ora la Commissione giuridica, insediatasi per volontà sempre di Indipendenza Veneta e composta dall’Avv. Luca Azzano Cantarutti, dall’Avv. Alessio Morosin, dal Prof. Paolo Bernardini, dal Prof. Carlo Lottieri e dal Prof. Alessandro Vitale, ha presentato il testo del Progetto di Legge veneta che indice il referendum per l’indipendenza del Veneto.
Il testo di legge presentato stabilisce che la consultazione referendaria si tenga il 6 ottobre 2013. Il quorum richiesto prevede la partecipazione della maggioranza assoluta degli elettori veneti e per la nascita della nuova Repubblica Veneta basterà che il sì ottenga il 50% + 1 dei voti validi. La legge proposta prevede anche la copertura finanziaria per tramite del residuo fiscale veneto che lo stato italiano non riversa sul territorio veneto e che equivale a circa 20 miliardi di euro ogni anno, secondo le stime del ministero del tesoro.
Mentre i politici italiani danno il loro triste spettacolo elettorale che preoccupa gli investitori di tutto il mondo, ancora una volta la sorpresa viene pertanto dall’azione politica di Indipendenza Veneta, improntata sulla concretezza e sull’assunzione di responsabilità verso i cittadini veneti, che sono sempre più colpiti da una situazione economica grave che pone in grave difficoltà le famiglie e le imprese.
L’iniziativa del movimento indipendentista veneto si inserisce nel quadro europeo che vede emergere la voglia di indipendenza in sempre più regioni, dalle Fiandre, dove i partiti fiamminghi ormai rappresentano la grande maggioranza della popolazione, alla Catalogna e alla Scozia, dove nel 2014 si terranno i referendum per l’indipendenza. Venezia diventa quindi il nuovo baricentro del terremoto istituzionale che in brevissimo tempo ricomporrà una Federazione Europea all’insegna di nuove e più moderne realtà statuali.
Il segretario Lodovico Pizzati ha dichiarato: “è proprio la gravità della situazione socio-economica del Veneto che impone ai nostri rappresentanti istituzionali in regione di approvare con estrema urgenza la legge per l’indizione del referendum di indipendenza del Veneto. Siamo certi che ciò avverrà in tempi rapidi e con una maggioranza netta. Dopo tutto si tratta semplicemente di dare la parola ai cittadini veneti, che ricordiamo vogliono l’indipendenza veneta a grande maggioranza. Si tratta du un atto di democrazia fondamentale, che rappresenta un dovere istituzionale e civico in un momento tanto delicato per il nostro Veneto. L’indipendenza veneta è l’unica tutela per il nostro benessere, nel segno della legittimità internazionale.”
Il 16 febbraio prepariamoci quindi riassaporare lo spettacolo unico delle gondole indipendentiste che solcheranno il Canal Grande.

Ufficio stampa
Indipendenza Veneta

Tratto da indipendenzaveneta.net

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Mega evento a Tezze sul Brenta per celebrare il consiglio regionale indipendentista

Anche Mara Bizzotto invitata il 28 novembre da Indipendenza Veneta nella sala congressi dell’hotel Pigalle

Fonte: Indipendenza Veneta

Indipendenza Veneta festeggia la convocazione per mercoledì 28 novembre del consiglio regionale straordinario dove verrà votata laRisoluzione 44, ideata dal movimento indipendentista e presentata in Regione Veneto da migliaia di cittadini il 6 ottobre scorso.
Una super maggioranza di consiglieri regionali di tutte le formazioni politiche ha dimostrato che il tema dell’indipendenza veneta ha saputo abbattere gli steccati ideologici, riscontrando ottimismo da parte del portavoce del movimento, l’ing. Gianluca Busato “siamo assolutamente certi che emergerà un voto favorevole del Consiglio Regionale sulla nostra Risoluzione verso un referendum per l’indipendenza veneta”.
Indipendenza Veneta celebrerà l’evento alle ore 21 del 28 novembre con un migliaio di simpatizzanti in sala congressi dell’Hotel Pigal, a Tezze sul Brenta (Vicenza). Nell’occasione Indipendenza Veneta ha ufficialmente invitato come ospite anche l’europarlamentare Mara Bizzotto, residente di Tezze sul Brenta. “Il contributo che Mara Bizzotto ha dato in ambito europeo per tutelare i diritto di autodeterminazione dei veneti è notevole” dichiara il segretario di Indipendenza Veneta, Lodovico Pizzati. “I nostri simpatizzanti, ma anche i cittadini veneti tutti, le sono molto grati ed il 28 novembre sarà una data decisiva piena di novità.” L’europarlamentare Mara Bizzotto ha presentato una meritoria interrogazione al presidente della Commissione Europea Josè M. Barroso affinché l’Unione Europea garantisca con monitoraggio internazionale il referendum per l’indipendenza veneta.

Secondo i promotori del percorso indipendentista, con il supporto del consiglio regionale e con l’imminente tutela della comunità internazionale, il referendum per l’indipendenza veneta avverrà a primavera 2013.

Ufficio stampa
Indipendenza Veneta

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Il vento impetuoso dell’Indipendenza Veneta travolge chi la frena

Fonte: Press News Veneto

Vi sono due mondi diversi che stanno vivendo la più grave crisi recessiva che il Veneto abbia mai visto nella propria storia contemporanea.
C’è un primo mondo di persone legate al privilegio della politica che lo vede principalmente in funzione del rischio che stanno correndo di perdere posizioni di potere e di rendita spesso parassitaria.
C’è invece un secondo drammatico mondo che vive sulla propria pelle una situazione economica da guerra. Con licenziamenti, fallimenti, miseria crescente, angoscia e soffocamento delle proprie speranze di vivere una vita serena.
In mezzo soffia impetuoso il vento impetuoso dell’Indipendenza Veneta che da solo può spezzare le catene della colonizzazione italiana e ridare vita a una terra che sta scivolando sempre più nel degrado sociale con una drammatica e impressionante accelerazione.
Il movimento politico Indipendenza Veneta non nasce per dare uno scoglio di salvataggio ai politici, fino ad oggi corresponsabili della tragedia che stiamo vivendo. Anzi, al contrario, nasce per dare ai cittadini veneti la speranza e lo strumento concreto per la conquista della propria libertà.
La nostra azione oggi si svolge secondo una strategia a tenaglia di cui oggi si vede in movimento il primo braccio, ovvero la pressione nei confronti dei nostri rappresentanti istituzionali affinché diano corso in modo spedito al processo per l’indipendenza del Veneto.
Il secondo braccio non è ancora visibile ai più, ma stiano ben certi i signori del primo mondo, quello dei privilegi pagati con il furto dei nostri soldi. Esso è rappresentato dalla preparazione di una campagna elettorale senza sconti in cui le liste di Indipendenza Veneta porteranno una squadra preparata e determinata di propri rappresentanti che chiederanno il mandato elettorale diretto ai cittadini veneti per indire il referendum per l’Indipendenza Veneta. Si sappia bene che fra qualche mese se non lo faranno Zaia & C., saranno il sindaco di Treviso e il sindaco di Vicenza, espressi da Indipendenza Veneta, che andranno direttamente da Barroso per portare a termine la strategia di attuazione della completa indipendenza politica che porterà alla nascita della nuova Repubblica Veneta.
Il mondo la vuole, i cittadini veneti la stanno rendendo realtà: non saranno di certo alcuni privilegiati che tentennano a fermarla. Se non si muovono in fretta, saranno anzi i primi ad essere travolti dal vento impetuoso dell’Indipendenza Veneta.

Gianluca Busato
Indipendenza Veneta

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Delta Radio intervista Luca Azzano Cantarutti, presidente di Indipendenza Veneta

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Vedelago: domenica 28 ottobre si inaugura la sede di Indipendenza Veneta

Domenica prossima 28 ottobre siete tutti invitati all’inaugurazione della nuova stupenda sede di Indipendenza Veneta a Vedelago. L’appuntamento è dalle ore 10 alle ore 12 del mattino. Vi aspettiamo!

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La Serenissima: il dominio della terraferma veneta

2° Serata storica a Villa del Conte: “La Serenissima: il dominio della terraferma veneta”. Relatore: Avv. Luca Azzano Cantarutti. Presso hotel “Al Leone”, ore 21

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Indipendenza Veneta su el Periodico de Catalunya

Fonte: Indipendenza Veneta

Pubblichiamo un articolo a pagina intera che el Periódico, il prestigioso quotidiano catalano fondato nel 1978 da Antonio Asensio Pizarrio, ha dedicato ad Indipendenza Veneta nell’edizione di lunedì scorso 22 ottobre.

 

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Indipendenza Veneta e’ un fiume in piena che alimenta il nuovo Rinascimento Veneto

Una folla di 600 persone a Castelfranco celebra il trionfo del movimento guidato da Lodovico Pizzati

Fonte: Indipendenza Veneta

Il passaparola è partito e gli argini sono stati rotti. Il fiume in piena del Popolo Veneto ha cominciato ad ingrossarsi in modo incontenibile ieri sera a Castelfranco Veneto, in occasione della celebrazione per l’approvazione del Consiglio Regionale straordinario per l’Indipendenza Veneta. Uno spettacolo di folla, in piedi e seduta anche per terra. I posti a sedere previsti per una serata come questa erano 250, tutti esauriti. Le sedie fatte portare all’ultimo momento erano altre 150. Altre 200 persone erano appunto sedute per terra e in piedi, dentro e fuori la sala. Tantissime le persone intervenute che sono tornate a casa perché non c’era più spazio nell’hotel neanche nelle sale d’aspetto.
Il Veneto si è mosso in modo trasversale, superando ogni steccato ideologico e partitico, come un sol Popolo e i 42 consiglieri regionali di tutti i gruppi che ieri hanno firmato la convocazione di una seduta straordinaria per l’indipendenza veneta sono stati all’altezza delle aspettative del fiume in piena di persone che a Castelfranco Veneto hanno dato un segno inequivocabile di sovranità.
Le ragioni per l’indipendenza sono ragioni di cuore e la loro forza si alimenta con le ragioni della mente e del buon senso.
Un’ingiustizia feroce che attanaglia i veneti e si consuma con il furto aggravato di 8 parti su 10 della ricchezza che producono, la distruzione del nostro sistema educativo, formativo e culturale, al punto che non esiste più alcuna università veneta (e neanche italiana) tra le prime 250 del mondo, il degrado sociale che vede aumentare in modo sempre più visibile le fasce di povertà e indigenza, il saccheggio del nostro sistema sanitario, la volgarizzazione della cultura, la profonda corruzione della classe dirigente italiana, il proliferare dei cimiteri industriali che ormai attorniano le nostre città di capannoni vuoti sono la fotografia della speranza che l’Italia ha distrutto e che oggi rinasce sotto il segno dell’Indipendenza Veneta.
Un nuovo Rinascimento Veneto è già in fieri, grazie all’azione di una squadra straordinaria di persone preparate, determinate, moderate e con un cuore enorme, come quello delle 600 persone che ieri hanno celebrato il trionfo e la leadership di Indipendenza Veneta.
Niente e nessuno – neanche la disinformazione di uno stato italiano con la stampa meno libera del mondo occidentale e non solo – possono arginare l’oceano pacifico e democratico che da ieri si è formato e in breve riempirà tutte le città del Veneto, in modo naturale quanto inesorabile. Il passaparola ha una forza e una viralità che non possono essere contenute artificialmente e con le bugie di regime.
La nuova Repubblica Veneta – che già è nei cuori della grande maggioranza dei veneti – in breve sarà anche al suo posto nel mondo tra le nazioni riconosciute, che già – attraverso gli organi di informazione internazionale – hanno dato ampia dimostrazione in questi giorni di riconoscere e ricordare i fasti del nostro serenissimo passato che noi abbiamo scordato.
La Venetia sarà un Paese straordinario in cui vivere, libero e tollerante, aperto all’Europa e al mondo, dove il cittadino regnerà sovrano, con un benessere con pochi pari al mondo. Una repubblica moderna ed efficiente, con una classe dirigente preparata e qualificata che non sarà onnipotente, bensì controllata dalle comunità di cittadini e dove il lavoro non sarà più ostacolato, bensì promosso grazie a una legislazione certa e snella e a una tassazione leggera quanto ferma.
Tutto ciò è il minimo che ci meritiamo.
Il tripudio di folla di Castelfranco Veneto, che si trova esattamente al centro del Veneto odierno, rappresenta la nuova tappa fondamentale di accelerazione verso la nostra indipendenza veneta.
Chi ancora non si è iscritto al nostro movimento lo faccia in fretta, lo faccia subito.

Gianluca Busato
Indipendenza Veneta

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